sabato 11 febbraio 2012

Pier Paolo Pasolini. Il Poeta delle Ceneri

Pier Paolo Pasolini ha segnato profondamente la cultura e la società italiana del dopoguerra, attraverso la poesia e la letteratura, attraverso il cinema e il giornalismo. In lui le contraddizioni del xx secolo italiano trovano un momento di inconto e scontro: marxismo e cattolicesimo, passato e modernità, fascismo e postfascismo sono binomi che strutturano il suo pensiero e la sua opera.
Il suo lavoro è fortemente radicato nell’Italia del dopoguerra, del boom economico e poi dell’Italia dei conflitti sociali post ’68. Eppure, la proposta culturale rimane sempre interessante, stimolante, sia che la si considera come un’utopia ormai irrealizzabile, sia che vi si riconosca un tensione profetica valida tuttora.
Il Trentino Book Festival rende omaggio a uno dei geni del Novecento con una mostra che si compone di due sezioni che – attraverso percorsi diversi – esplorano l’universo del Pasolini cinematografico.

“LA POESIA DEL CINEMA: PASOLINI REGISTA”
a cura di Pier Marco De Santi

“ANGELO NOVI, UN FOTOGRAFO PER PASOLINI”
a cura di Andrea Mancini

Straordinari scatti di uno tra i più intensi fotografi di scena del cinema italiano, autore di immagini suggestive ormai parte della memoria collettiva: basti citare Anna Magnani di Mamma Roma, Enrique Irazoqui del Vangelo secondo Matteo, Totò di Uccellacci e uccellini.

mercoledì 8 febbraio 2012

Quanto costa la “glasnost”? <br>A tu per tu con Susanne Scholl

da Comunicazione TBF12

Non certo un paradigma di democrazia e di civiltà: ben altro emerge dal reportage “
Russia senz'anima?”  (Zandonai, 2011) della giornalista austriaca Susanne Scholl, che sarà tra gli ospiti del Trentino Book Festival. Abbiamo voluto rivolgerle qualche domanda a proposito del lavoro d'indagine, della ricerca della trasparenza ('glasnost', in russo). Per quanto potente resti il fascino mediato da Puskin, Tolstoj, Lermontov, è per tutti è utile un aggiornamento su una professione scomoda fino a mettere in forse la vita.
Giornalismo e scrittura di denuncia si somigliano o stanno in una relazione di complementarietà? E in ognuno dei due ambiti, cosa ad un autore non dovrebbe essere mai negato?
Ad un autore non dovrebbe mai essere negato di parlare con le persone su cui pensa di scrivere e non soltanto per alcuni minuti ma con tranquillità, con tutto il tempo necessario a creare un rapporto di confidenza. Inoltre, non dovrebbe mai essere negata la possibilità di riflettere con calma sulle cose sentite, viste e vissute e di decidere lui stesso in che forma trasportare le informazioni ottenute.