venerdì 15 giugno 2012

La folla invade Caldonazzo per la prima giornata del Trentino Book Festival



È cominciato sotto i migliori auspici la seconda edizione del Trentino Book Festival. Sotto un sole agostano, alle 16.45, il direttore artistico Pino Loperfido ha dato il via alla kermesse ringraziando quanti hanno collaborato, dalle istituzioni ai volontari, dagli sponsor agli artisti presenti.
Subito dopo Walter Vettori e Marco Latino hanno offerto al pubblico "Voci della città", una performance basate su alcune liriche indimenticabili (Baudelaire, Lorca, ecc.) sulle musiche originali di Latino. A seguire, l'attesissimo appuntamento con Antonia Arslan, la scrittrice padovana di origine armena che, coadiuvata da Pierangelo Giovanetti, ha parlato al foltissimo pubblico (troppo piccola la sala del caseificio per contener tutti) del suo ultimo lavoro: "Il libro di Mush".


Fino a sera gli eventi si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Straripante la folla di appassionati che si è presentata al rendez vous con il grande autore noir Massimo Carlotto che ha presentato "Respiro Corto", il suo ultimo romanzo. Con lui, oltre al giornalista Carlo Martinelli, il duo di Tersite Rossi che hanno proposto in contemporanea "Sinistri", loro seconda fatica letteraria.
Mentre il teatro parrocchiale veniva preso d'assalto da duecento piccoli appassionati di Pippi Calzelunghe, al Caseificio, Francesco Moser teneva a battesimo il libro "Io sto qui e aspetto Bartali", curato dal collettivo em bicicletta, 17 storie ispirate ai grandi del ciclismo di tutti i tempi.
A chiudere questa intensissima giornata, lo spettacolo "Viva Rota Viva Fellini" con Riccardo Gadotti e il Corpo Bandistico di Caldonazzo. Piazza gremita, tanta emozione e anche qualche lacrimuccia per questo amarcord (definizione non casuale…) che ha fatto viaggiare con la fantasia tutti i presenti.
In coda, le degustazioni musicali proposte dall'associazione Bubamara: vino e grande letteratura, a braccetto, come si conviene in casi come questo.

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