martedì 19 giugno 2012

La seconda edizione si chiude con 1500 persone in piazza. Arrivederci al 2013!




Tanti i protagonisti di questo secondo Trentino Book Festival. Scrittori e giornalisti, attori e attrici, gruppi e musicisti, sportivi, presentatori, organizzatori, volontari; e via, di seguito, l’associazionismo locale,  il grande pubblico ed anche lui,  l’Anticiclone Africano.  Abbiamo sentito parole, emozioni, sensazioni, ventate di calore sulla pelle, applausi, risate, domande.  Un evento unico, per il Trentino e per Caldonazzo. In questa location che affascina per  il paesaggio e per le acque fresche del lago,  abbiamo avuto la grande opportunità di ascoltare e di conoscere tanti grandi nomi della letteratura, della cultura, della musica.
L’Associazione di Promozione Sociale “Balene di montagna” – guidata dallo scrittore e giornalista Pino Loperfido -  ha organizzato questo evento con passione, con impegno, con meticolosa dedizione. E i risultati erano tutti  lì, palpabili. A conferma del successo della manifestazione, la folta partecipazione,  le strette di mano, le congratulazioni, i sorrisi di assenso, i libri sotto il braccio.
Senza timore di rischiare la caduta nella sfera del facile sentimentalismo, possiamo  riferire con [quasi]  adeguata lucidità di aver respirato, almeno in parte,  l’anima di questo Festival.


Possiamo riferire brevi lampi di emozione, come gli occhi lucidi di molti ascoltatori accorsi ad ascoltare le tragedie del popolo armeno raccontate da Antonia Arslan; la sorpresa di trovare lì, per la strada, appoggiato ad un muretto (pochi minuti prima di essere il protagonista di uno dei momenti più attesi della giornata) un disinvolto quanto inappuntabile Erri de Luca, perfettamente a suo agio nella sua camicia rossa d'ordinanza;  la  sorprendente immediatezza  di Dacia Maraini nel comunicare l’ineluttabilità della vita ad un pubblico che alla fine stenta a lasciarla andare via con quella grande valigia  e che  quasi la rincorre e poi la saluta dall’automobile in corsa con la mano, come si fa con i nostri cari.  
E che dire delle struggenti letture di Andrea Castelli lassù alla Torre dei Sicconi … delle tante esperienze femminili raccontate, lette e recitate in tutti i luoghi del paese, dal caseificio alla bucolica fioreria, dal bar centrale alla piazza, dal giardino per i più piccoli al palazzetto.
E infine la chiusura, l’inevitabile the end.
L’ora dei saluti, si sa,  racchiude sempre una duplice connotazione. Quella più festosa e adrenalinica, che celebra il successo del festival – indimenticabili The Bastard Sons of Dioniso intervallati ritmicamente dalle letture pascoliane di Denis Fontanari – e quella lievemente malinconica, che ci riporta alle consuetudini della vita. Una piazza così nessuno l'aveva mai vista a Caldonazzo. I più pessimisti hanno stimato 1500 persone...
Ma a farci compagnia, fino alla prossima edizione, fortunatamente  ci sono sempre loro. I libri. A nutrire la nostra anima di appassionati di letteratura di tutti i generi, di tutti i tempi, di tutte le tematiche.
I libri che ci fanno volare e che ci aiutano a crescere. I libri che sono stati l’anima di questo secondo Trentino Book Festival. Arrivederci al 2013!

Tiziana Tomasini

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