venerdì 19 aprile 2013

Marco Travaglio, Corrado Augias, Boris Pahor per la terza edizione (ma altri nomi sono in arrivo…)

La penna al vetriolo di Marco Travaglio, la critica attenta di Corrado Augias, la memoria storica di Boris Pahor, la bravura di Fulvio Ervas. Per la terza edizione del Trentino Book Festival, che accoglierà dal 14 al 16 giugno autori internazionali, nazionali e nostrani, nella cornice ormai storica di Caldonazzo, ce n’è per tutti i gusti e per tutti i “palati” (e altri nomi altisonanti sono ancora in trattativa…). Anche quest'anno un calendario ricchissimo di appuntamenti dove ogni aspettativa del pubblico troverà certo conferma nella lunga carrellata di personaggi che parteciperanno alla kermesse. Non mancheranno “sfide poetiche” e il un “sorso ” di “vino letterario” tradotto nelle pagine dei classici della letteratura mondiale. Nel frattempo Trentino Book Festival 2013 continua a coltivare la propria filosofia indipendente e i numeri delle passate edizioni confermano il successo di questa ottica: con 5mila presenze nel 2011 e 10mila l'anno scorso, il progetto ideato e promosso da Pino Loperfido dimostra come le persone abbiano sempre più bisogno di confrontarsi con la realtà e con chi interpreta questa, cioè gli autori e le autrici che anche quest'anno saranno chiamati in causa nel corso degli incontri e dei dibattiti che già hanno riscontrato successo negli scorsi anni. «Anche quest’anno cerchiamo una riconferma per la portata dell’evento – commenta Loperfido, scrittore e giornalista, direttore artistico della rassegna – anche perché parliamo di una seconda edizione davvero speciale.

Confidiamo anche in un incremento del pubblico, per passare dalle 10mila presenze dell’anno scorso a 20mila, un obiettivo che abbiamo cercato di assicurare con un aumento della promozione dell’evento in diverse città del nord est come Brescia, Mantova e Belluno». Ritorniamo quindi al programma, dove oltre ai nomi di primo piano già nominati in apertura, emergono tra gli appuntamenti nomi conosciuti ai più, anche a chi alla letteratura si affaccia con sguardo veloce, autori e autrici che rappresentano non solo la moderna letteratura italiana, ma anche chi sta ricevendo riconoscimenti in campo internazionale, scrittori e scrittrici freschi di pubblicazioni che hanno raggiunto un buon indice di gradimento e che nelle classifiche dei libri più venduti respirano aria d'alta quota. Ecco allora che alla kermesse ci saranno Fulvio Ervas, Lorenza Poletti e Roberto Monti, Marco Dallari, Danilo Sacco , Antonia Dalpiaz, Roberto Pancheri, Andrea Tomasi e Jacopo Valenti, Francesco Roat. Non solo libri, però, come è nella tradizione del TBF: il Teatro di Caldonazzo alzerà il suo sipario ogni giorno, con molti appuntamenti tra i quali da appuntarsi sul taccuino un ritratto di Leopardi modellato dalla sapiente penna di Corrado Augias, mentre la Piazza del Municipio offrirà la sua splendida per cornice per ospitare gli Ziganoff jazzmer band e Amedeo Savoia in apertura di rassegna con le testimonianze dei soldati trentini nella Grande Guerra, chiudendo con la Banda e la comicità di Mario Cagol alias Supermario insieme nella rilettura sinfonica di un classicissimo come “Pinocchio”. Tra le mostre a tema una dedicata al mondo della frottola con “Munchausen” e sul D’Annunzio in occasione dei 150 dalla nascita. Spazio dedicato invece alle giovane leve con la sezione Junior, che nelle scorse due edizioni ha raggiunto gli obiettivi prefissati, e gli incontri al parco e in teatro con spettacoli dedicati ai lettori in erba (dai tre anni e oltre) – con “Fagioli Magici” e “Il Principe Felice” - speranza per il futuro del libro. «L’obiettivo di questo festival – chiude Loperfido – è affiancare l’impegno civile, quello attuale, alla storia della letteratura mondiale, soprattutto in un periodo storico come questo, difficile e abbastanza problematico. Per questo abbiamo invitato non solo grandi scrittori, ma anche numerosi giornalisti che fanno inchiesta, perché si respira una grande voglia di parlare di oggi e sentire parole che possono indicare la strada per uscire dal pantano nel quale siamo finiti».

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