Avvolti da un'atmosfera lugubre e umida, tra i legni di una nave che a prima vista sembra “fantasma”, viaggia l'equipaggio formato, oltre che dal capitano, dagli ufficiali di diversi gradi, dai ramponieri, dal cuoco, un suonatore di tamburello, da una vedetta, da alcuni marinai, da uno strano individuo asiatico che sembra essere legato come un'ombra ad Achab e da padre Mapple, che parla attraverso sermoni tratti dai libri di Giona e di Giobbe. «Il vero e proprio impianto scenico - spiega Arrigoni – sarà formato dall'intreccio di relazioni tra i protagonisti, la scenografia sarà molto scarna. Questo perché quello che ci interessa di più e sottolineare la potenza dell'argomento dal punto di vista emozionale». Spettrali preghiere si alternano ai canti allegri dei marinai ubriachi di rum, sirene/prostitute che cantano con oscena malizia si affiancano a tre figure angeliche di donne che incarnano le tre navi che il Pequod incontra (la Virgo, la Rachele, la Delizia) lungo questo folle viaggio. «Poter partecipare ad un appuntamento così prestigioso come il Trentino Book Festival - chiude il regista - per noi è molto importante per la sua caratura nazionale, soprattutto per i ragazzi». Un ottima occasione per “imbarcarsi” in un viaggio inevitabilmente metafisico, in cui il porto iniziale, solo alla fine si rivelerà essere il ventre del Grande Leviatano, il mostro marino descritto da Giobbe come “re su tutte le fiere più superbe” (Vecchio Testamento, 41, 1 - 20/24 - 27).
mercoledì 24 aprile 2013
Una ballata con la Balena Bianca sulle note di Vinicio Capossela
Avvolti da un'atmosfera lugubre e umida, tra i legni di una nave che a prima vista sembra “fantasma”, viaggia l'equipaggio formato, oltre che dal capitano, dagli ufficiali di diversi gradi, dai ramponieri, dal cuoco, un suonatore di tamburello, da una vedetta, da alcuni marinai, da uno strano individuo asiatico che sembra essere legato come un'ombra ad Achab e da padre Mapple, che parla attraverso sermoni tratti dai libri di Giona e di Giobbe. «Il vero e proprio impianto scenico - spiega Arrigoni – sarà formato dall'intreccio di relazioni tra i protagonisti, la scenografia sarà molto scarna. Questo perché quello che ci interessa di più e sottolineare la potenza dell'argomento dal punto di vista emozionale». Spettrali preghiere si alternano ai canti allegri dei marinai ubriachi di rum, sirene/prostitute che cantano con oscena malizia si affiancano a tre figure angeliche di donne che incarnano le tre navi che il Pequod incontra (la Virgo, la Rachele, la Delizia) lungo questo folle viaggio. «Poter partecipare ad un appuntamento così prestigioso come il Trentino Book Festival - chiude il regista - per noi è molto importante per la sua caratura nazionale, soprattutto per i ragazzi». Un ottima occasione per “imbarcarsi” in un viaggio inevitabilmente metafisico, in cui il porto iniziale, solo alla fine si rivelerà essere il ventre del Grande Leviatano, il mostro marino descritto da Giobbe come “re su tutte le fiere più superbe” (Vecchio Testamento, 41, 1 - 20/24 - 27).
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